Astana Qazaqstan, Cees Bol racconta il treno di Mark Cavendish: “Prima Ballerini, poi io, infine Morkov”

Cees Bol svela il treno a disposizione di Mark Cavendish in casa Astana. Dopo aver raggiunto il Cannibale, Eddy Merckx, a quota 34 vittorie di tappa al Tour De France, Cannonball si prepara a disputare la prossima stagione in cui avrà come obiettivo quello di vincere una tappa alla Grande Boucle per diventare l’unico più vincente della corsa a tappe francese. Per questo il 38enne britannico ha rinnovato per un’altra stagione con la Astana Qazaqstan che ha costruito un treno con uomini di grande esperienza per cercare di ottenere il 35esimo successo. Oltre ai nuovi arrivati Max Kanter, Davide Ballerini e Michael Mørkøv, a disposizione di Cavendish ci sarà anche il neerlandese Cees Bol, che già lo scorso anno fu ingaggiato con questa ambizione.

“Ci sono più persone ora che lavorano per il nostro obiettivo. Puoi sentire che in alcune cose l’approccio è un po’ diverso ora, – commenta Bol dal ritiro invernale del team ai microfoni di GCN rivelando quello che sarà presumibilmente il treno di Cavendish per il prossimo Tour de France: “A volte può cambiare, ma come lo immaginiamo adesso, toccherà a Davide Ballerini, poi a me e poi a Michael Mørkøv”.

Il corridore italiano sarà dunque presumibilmente l’uomo deputato a portare i compagni nella miglior posizione possibile in vista dell’ultimo chilometro, prima che Bol alzi ulteriormente il ritmo, lanciando lo sprint che vedrà poi Mørkøv, spesso considerato il miglior lanciatore al mondo, mettere in rampa di lancio il capitano. Ovviamente questo dipenderà anche da alcuni fattori: “Ma può dipendere dalla forma dei corridori, dal percorso che stiamo facendo o da ragioni sconosciute nel finale. Penso che sia anche positivo che tanto Davide, io e Michael, abbiamo la velocità per essere l’ultimo uomo, ma Michael ha l’esperienza e la visione d’insieme, quindi è accertato che sia lui l’ultimo uomo”.

Infine il 28enne di Zaandam ha parlato degli allenamenti che stanno svolgendo tutti insieme, in ritiro, nella località spagnola di Altea, che mostrano già il primo feeling nel gruppo che si sta formando: “Oggi abbiamo provato il treno, ma anche i semplici sprint ai segnali stradali che facciamo sono di alto livello – ovviamente diamo prima priorità alla sicurezza – ma sono importanti per lavorare come in questo modo, divertendoci. D’altro canto, quando Michael parte sai che è il momento giusto. Forse ancora di più nelle volate sui segnali stradali, riesco a notare il livello e la competenza di Michael e Davide. Con ragazzi come Syritsa già in squadra, ma anche ora con l’arrivo di Rüdi Selig e Max Kanter, abbiamo così tanti ragazzi che possono vincere uno sprint. Oggi, ad esempio, abbiamo dovuto fare un bel treno già solo per battere l’altro treno della stessa squadra. Questo è qualcosa che non potevamo fare l’anno scorso”.

A secco di successi nella sua prima stagione con il team kazako, lo sprinter neerlandese sembra avere un ruolo secondario anche quest’anno, ma è pronto a crescere con i consigli dei suoi compagni e a mettersi a disposizione di Cavendish. “Stiamo lavorando assieme per capire i tempi, la velocità e la scia, ma sicuramente dal modo in cui parliamo dell’esecuzione di queste sessioni di allenamento e di come lo abbiamo fatto, puoi sentire che tutti sanno di cosa stanno parlando – conclude con passionalità – Sono grandi corridori ma sono anche dei bravi ragazzi, quindi è un piacere allenarsi con loro ogni giorno” .

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